domenica 25 agosto 2019

SETTIMANA DELLA POESIA

Oggi poesia ...

Urlo di Allen Ginsberg








Allen Ginsberg e la sua ballata psichedelica ... lo vogliamo definire un vero e proprio poema onomatopeico.
E' sufficiente leggere un verso e sentire nello scandire delle parole il suo urlo di dolore, il suo grido e la sua protesta per arrivare all'invito finale di non dimenticare ciò che è santo e vero nella vita.

Lo ricordiamo in uno dei nostri estratti preferiti, dedicato al suo caro amico Carl Salomon:


Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo!
 Il mondo è santo! L’anima è santa! La pelle è santa! Il naso è santo! La lingua e cazzo e mano e bucodelculo santi!
Ogni cosa è santa! tutti quanti sono santi! ogni dove é santo! ogni giorno è in eternità! Ogni uomo è un angelo!Il barbone è santo come il serafino!
il pazzo è santo come tu mia anima sei santa!La macchina da scrivere è santa una poesia è santa la voce è santa chi ascolta è santo l’estasi è santa!
Santo Peter santo Allen santo Solomon santo Luschem santo Kerouac santo Huncke santo Burroughs santo Cassidy santi gli ignoti inculati  e sofferenti mendicanti santi gli schifosi angeli umani!
Santa mia madre in manicomio! Sante i cazzi dei nonni del Kansas! Santo il rantolo del sassofono! Santa l’apocalisse bop! Santi i jazzband marijuana hipster pipe di pace peyotle e tamburi!
Sante le solitudini di grattacieli e marciapiedi! Santi i selfservice colmi di milioni! Santi i misteriosi fiumi di lacrime sotto le strade!Santo lo juggernaut!
Santo il vasto agnello della borghesia! Santi i pazzi pastori di rivolta! Chiama Los Angeles È Los Angeles!Santa New York San Francisco Sante Peoria & Seattle Santa Parigi Santa Tangeri Santa Mosca Santa Istanbul!
Santo tempo in eternità, santa eternità in tempo santi gli orologi nello spazio santa la quarta dimensione santa la quinta Internazionale santo l’Angelo in Moloch!
 Santo il mare santo il deserto santa la ferrovia santa la locomotiva sante le visioni sante le allucinazioni santi i miracoli santo il globo oculare santo l’abisso!
Santo il perdono! la misericordia! la carità! la fede! Santi! I nostri! corpi! i sofferenti! la magnanimità!Santa la soprannaturale brillante intelligente bontà dell’anima!
  

La poesia che accoltella e che delizia .
Un mondo fatto di parole dure , volgari, tese a farvi inorridire, a farvi fare no, no con la testa... ma in questo URLO di liberta' la poesia è fatta di anima , musica che nasce dal cuore, dalla sofferenza umana vissuta sulla pelle e così, tutto diventa estetico...O piu' semplicemente , poesia.

Suggeriamo anche la visione del film omonimo che ha come focus il processo che subì Ginsberg ed il suo editore, con l'accusa di oscenità e mancanza di valore letterario dell'opera Urlo.
Una battaglia per la conquista della liberta' d'espressione che rese Ginsberg simbolo della Beat Generation.

Mentre leggete URLO o guardate il film, preparatevi sul tavolo un calice di URLAR 2014, pinot nero, di Gladstone Nuova Zelanda.

Il pinot nero , vitigno così delicato nella fase produttiva, qui riesce ad esprimersi con una potenza tutta sua!
URLAR è una parola gaelica che significa TERRA. 
Qui l'amore e l'attenzione per la terra ci regala un vino biologico dal colore rosso subino con riflessi granato. Al naso si esprime intensamente con note di mirtilli e ciliege sotto spirito,pepe,cannella , cacao,moka, carne salata e spunti eterei.  È robusto, morbido ,equilibrato,persistente.Il retrogusto è leggermente amaricante.Ottimo in abbinamento con bresaola,grana,cervo in salmi con polenta e funghi.

Un vino la cui poesia è fatta di potenza, ma allo stesso tempo di eleganza!

PT 87/100

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