domenica 28 luglio 2019

SETTIMANA THAI


Oggi ...

Paradise Lost di John Milton



 
Per assonanza con la settimana Thai e i luoghi paradisiaci che la contraddistinguono non potevamo esimerci dal citare uno dei poemi epici più importanti della letteratura inglese "PARADISE LOST" di John Milton.
 
Sicuramente non vi annoieremo con un'analisi del poema ma lo citiamo per farci perdere (nel vero senso della parola) nell'immaginario collettivo dell'Eden.
 
Apparentemente accogliente, protettivo e paesaggisticamente meraviglioso nasconde in sé delle minacce che portano l'uomo alla tentazione e alla corruzione, cosicché Adamo ed Eva vengono cacciati da esso.
 
Citando uno dei passi più belli, mentre sorseggiamo un calice di SICILIA IGT 2010 VERDO' DI BARONE SERGIO.
Petit Verdot in purezza rappresenta la nostra prima puntata relativa ai vini diabolici. 
 
Dal colore rubino cupo con sfumature granato al naso ci fa esplorare note di tabacco, cacao, caffè, liquirizia, amarene, sotto spirito, note eteree.
Il vino è da servire dopo essere fatto decantare per eliminare una nota alcolica inizialmente un po' invadente.
Al palato è robusto, persistente e tannico con un piacevole retrogusto di liquirizia.
Abbinamento ideale gastronomico con alici beccafico o ragù elaborati.
 
Punteggio: 85/100



"Satáno, alla vista dell’Eden e del luogo ove si propone di eseguire l’audace suo disegno contro Dio e contro l’uomo è agitato da molti dubbi e da molte passioni, dal timore, dall’invidia, dalla disperazione; ma alfine si conferma nel male e si avanza verso il paradiso, del quale si descrive l’esterno prospetto e il sito. Egli supera tutti gli ostacoli e si posa in forma di smergo sull’albero della vita, il più alto di tutti per espiare all’intorno. Descrizione del giardino. Satáno vede per la prima volta Adamo ed Eva; riman preso da maraviglia alla nobiltà delle loro sembianze ed alla felicità del loro stato, ma persiste nella risoluzione di procurare la ruina loro; sta ad ascoltare i lor discorsi, ne raccoglie ch’era loro vietato sotto pena di morte il mangiare del frutto dell’albero della Scienza, e disegna di fondare sopra un tale divieto la sua tentazione e sedurli alla disubbidienza. Differisce il suo proponimento al fine di informarsi meglio del loro stato per qualche altro mezzo. Intanto Uriele, scendendo sopra un raggio del sole, avverte Gabriello, a cui era affidata la guardia delle porte del paradiso, che qualche malvagio Spirito erasi fuggito dall’abisso, ch’egli era passato verso l’ora del mezzodì per la sua sfera sotto le forme d’un Angelo beato; che di là era disceso verso il paradiso, e che i suoi gesti furiosi sul monte lo avevano scoperto. Gabriello promette di trovarlo prima del nuovo giorno. Adamo ed Eva trattengonsi parlando insieme, e alla fine del dì si ritirano a riposo nel loro albergo. Descrizione di questo, e loro preghiera della sera. Gabriello ordina di far la ronda agli Spiriti ch’eran di guardia, e invia due Angeli verso l’albergo di Adamo per timor che il maligno Spirito non tenti qualcosa contro i nostri primi padri mentre dormono. È trovato all’orecchia d’Eva occupato a tentarla in un sogno, ed è condotto a Gabriello. Risponde con orgoglio e ferocia e si prepara al combattimento, ma intimorito da un segno che appare in cielo, se ne fugge dal paradiso

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