1984 DI GEORGE ORWELL
Uno dei migliori libri mai scritti che ha inspirato registi e scrittori nei tempi a venire...
«L'Ortodossia consiste nel non pensare — nel non aver bisogno di pensare. L'Ortodossia è inconsapevolezza.»
Non esisterà mai più romanzo più attuale e moderno come questo che ha la potenza di oltrepassare tutti i tempi.
L'umanità è sempre stata governata da un unico Grande Fratello, una sorta di dittatore invisibile che controlla tutti i cittadini del mondo, manovrando il loro destino e la loro sorte.
Così nel mondo del 1984, dipinto dal nostro Orwell, una guerra atomica ha diviso la terra in tre potenze in lotta fra loro e governate da regimi totalitari: Oceania dove regna il comandante supremo "Grande Fratello" e la psico polizia, Eurasia ed Estasia.
Non c'è modo di opporsi al GRANDE OCCHIO; ben lo sa Winston che cerca di nascondere la sua opposizione al regime e di nascondere la sua ribellione assieme alla sua amata Julia.
In tutti i modi, il supremo dittatore riuscirà ad uccidere l'amore, la passione e la libertà di espressione dei due, riuscendo a sottoporli a torture fisiche e psicologiche, a manovrare le loro menti fino a quando i due amanti non si tradiranno l'uno con l'altro.
Ricordiamo in questi passaggi l'angosciosa gabbia posta intorno alla testa di Winston, nella quale vengono messi due topi che tentano di mangiare il suo volto.
E' un romanzo che più ci sta a cuore, non solo perché è incredibilmente realistico in ogni grande o piccolo sistema a cui obbediamo quotidianamente, ma anche perché ci fa comprendere come la mente umana, anche la più forte, può essere manovrata da un qualsiasi individuo che possiede potere, soldi e fama.
E qui ci fermiamo...perché di esempi concreti ce ne sono infiniti nel corso della nostra storia.
Per poter digerire mentalmente questo libro non si può esimersi dal sorseggiare un vino così incisivo e pieno: un BAROLO DOCG 2012 VEGLIO dal bellissimo colore ambrato con riflessi aranciati. Al naso è intenso, un tripudio di uvetta, visciole, prugne secche, viola appassita , salvia, olive nere in pasta, pelliccia, cuoio...
Per poter digerire mentalmente questo libro non si può esimersi dal sorseggiare un vino così incisivo e pieno: un BAROLO DOCG 2012 VEGLIO dal bellissimo colore ambrato con riflessi aranciati. Al naso è intenso, un tripudio di uvetta, visciole, prugne secche, viola appassita , salvia, olive nere in pasta, pelliccia, cuoio...
Al gusto è abbondante, avvolgente allo stato puro, abbastanza fresco con una beva piena.
Suggeriamo di aprire la bottiglia 2 ore prima della degustazione così da poterla assaporare al meglio. Perfetto per un winetasting tra appassionati.
Punteggio 91/100
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