LOLITA DI VLADIMIR NABOKOV
ANNO 1955
«Il primo vero palpito di Lolita mi attraversò verso la fine del 1939 o all'inizio del 1940 a Parigi, mentre ero immobilizzato da un forte attacco di nevralgia intercostale»
Il manoscritto di Nabokov suscitò un vero e proprio scandalo tanto che quattro editori americani si rifiutarono di pubblicare il lavoro, come ahimè successe ad una gran parte dei capolavori della letteratura.
Certo che l'amore di un trentasettenne, professore di letteratura, per una ragazzina dodicenne, soprannominata Lolita, può scatenare una vera e propria protesta morale da parte di tutto il pubblico, non solo nelle menti benpensanti, ma se non ci soffermasse solamente alla mera trama del libro e si andasse ancora più in profondità della storia scopriremmo una vera e propria indagine del nostro autore sulla psiche e sul vero sentimento passionale che può sfociare in istinti incontrollabili.
«Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul.»
Humbert annulla completamente la sua reputazione e il suo passato per stare con la seducente Lolita; ne diventa patrigno e affidatario dopo la morte della mamma con la quale intrecciava una relazione amorosa.
I due iniziano una vera e propria storia di passione. La parte ancora più interessante del romanzo è quando le parti iniziano a scambiarsi. Lolita cresce e inizia ad acquisire sempre più potere nella relazione tanto che Humbert dovrà pagarla per avere i suoi favori sessuali.
Tutto cambia quando l'adolescente, oramai donna, inizia il college e comincia a tessere gli interessi di altri uomini ...
D'altro canto anche per il nostro professore gli anni passano e presto si troverà da solo, con la sua fiamma fuggita dal suo focolare. Riuscirà a ritrovarla dopo qualche anno con risultati a dir poco deludenti, dato che lei oramai è una donna sposata, con un figlio e che non vuole assolutamente più tornare con lui.
Il romanzo si conclude con un colpo di scena e con un omicidio da lasciarci sbalorditi. Non vi riveliamo il finale per non rovinare la sorpresa a chi non ha ancora gustato questo capolavoro.
PER CHI NON L'ABBIA ANCORA VISTO, ASSOLUTAMENTE CONSIGLIAMO LA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DIRETTA DA STANLEY KUBRICK...
Che voi leggiate il libro, che vediate il film o entrambi, affrontatelo da diverse angolazioni. Tratta tutto ciò che è amore nelle sue varie sfaccettature: passione, possesso, gelosia, odio, sesso e un tremendo romanticismo.
Con questa opera non potevamo suggerirvi nulla di meglio di un VERDUNO PELAVERGA "SPEZIALE" DEI FRATELLI ALESSANDRIA 2018.
Piccola premessa:il pelaverga piccolo è un vitigno autoctono coltivato quasi esclusivamente nel comune di Verduno caratterizzato da una particolare nota speziata ed è sempre stato ritenuto un vitigno afrodisiaco!! Ha una gradazione generalmente intorno ai 14 gradi e si serve fresco, per cui potete capire come nella storia abbia potuto aiutare ad abbassare determinate barriere di pudore...
Questo Verduno Speziale dal colore rubino vivo , al naso esprime note piacevolissime di fiori secchi, piccoli frutti rossi e sentori speziati.
In bocca è scorrevolissimo , fresco, di una piacevolezza estrema che invita ad un altro calice... Il tannino è setoso e bella la persistenza.
Ideale per un aperitivo con salumi o per una cena romantica (perche' no con un risotto alle fragole o piatti a base di uova).
Punteggio 88 /100