DOGTOOTH del 2009, è tra le opere d'esordio del regista greco Yorgos Lanthimos.
In questa opera del maestro del distopico, una famiglia funge da allegoria come specchio di un'educazione dittatoriale e di un colpo di stato.
Un padre padrone ha rinchiuso i figli e la moglie in un lock down tra le mura di casa ,in cui ogni aspetto è calibrato in maniera da creare un'atmosfera di terrore rivolta al mondo esterno che autorizza la limitazione della libertà, sotto forma di un ricatto dalla quale la fuga é praticamente impossibile. Solo al padre è consentito varcare il limite della villa e con una moglie sottomessa e compiacente ,egli ha manipolato la realtà ed il linguaggio, così da motivare le proprie scelte. Mostri oscuri tramano fuori dalla casa, così che già ci troviamo di fronte al rapporto con il mondo animale riproposto poi in the Lobster, disturbante e brutalmente inaccettabile, volto a rappresentare nel modo più atroce gli orrori umani e difficile da guardare.
Ma il rigido sistema crolla quando una ragazza viene introdotta in casa per soddisfare i bisogni erotici del figlio...
Temi quali perversione, trasgressione, incesto,violenza, sono tutti serviti sul piatto già da questa opera e la camera fissa non dà tregua allo spettatore, soffocandolo di pathos in una inquietante claustrofobia che ricorda la tragedia greca e non dà spazio ad alcuna speranza per chiudersi in un finale che ho apprezzato particolarmente.
Vi piace Lanthimos?
In abbinamento ad un cinema carnale e disturbante come questo,un Chianti Rufina Riserva 2017 Nipozzano di Frescobaldi .Un Sangiovese dal color rubino scarico luminoso ,come caratteristico del vitigno. Un bouquet intenso, interessante ed aggraziato con note di chiodi di garofano, liquirizia, Spezia dolce, marasca. Il sorso è tannico ,sapido e robusto con una chiusura amaricante su liquirizia, rabarbaro ,caffè e note ematiche che bene si addicono al regista. È scorrevole ,incisivo ,sanguigno ma bilanciato per tipologia e sempre coerente.
Da abbinare a carni al sangue.
Punteggio 84/100